Carlo
Cittadini |
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Questo metodo nasce dall’esigenza di mettere sulla carta le mie esperienze di insegnante di piano jazz nelle scuole popolari di musica e riflette fedelmente il percorso didattico che svolgo durante il corso con i miei allievi. Lo studio del jazz e dell’improvvisazione è certamente materia di difficile organizzazione, tanto più che i testi in circolazione - di scuola americana - pur se ricchi di dati e completi nell’informazione, hanno un certo carattere di classificazione degli argomenti senza un vero filo logico da seguire. Senza voler competere con questi pilastri della didattica jazzistica, ho voluto provare a dare un ordine per quanto possibile metodologico a questa materia, cercando sempre di immedesimarmi con chi si incammina per la prima volta su questa strada, lunga ma affascinante nelle sue prospettive creative. La maturazione di uno stile d’improvvisazione è un processo fatto di piccole conquiste quotidiane e di lunghi momenti di stallo, ma soprattutto è un cammino di natura spirituale, che porta ad un arricchimento interno e a una conoscenza più profonda di se stessi. Il tono colloquiale usato nell’esporre gli argomenti e il tentativo di semplificazione degli aspetti musicali hanno come fine l’abbattimento di quelle barriere psicologiche che spesso allontanano chi vuol suonare da questa materia, considerata talvolta arcana e misteriosa. ARGOMENTI TRATTATI
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